Primo appuntamento con la Rassegna del Dramma Antico,
III edizione

Dal 17 al 20 novembre 2010 ore 21.00,
teatro VERGA

Horror ante litteram!


MOSTELLARIA
di Tito Maccio Plauto

Libero Adattamento di Sergio Longo e Claudio Marconi
Regia di Claudio Marconi
Compagnia Teatrale Università degli Studi di Milano
Con: Sergio Longo (Teopropide) Sergio Lomazzi (Tranione) Vincenzo Maria (Misargiride e Grumione) Cristiano Di Vita (Filolachete) Francesco Crippa (Callidamate) Cristiano Di Vita (Fanisco) Eleonora Guido (Filemazia) Angela Bassoli,(Scafa) Francesco Macheda (Simone).


La prima, fortunatissima e divertentissima,
commedia del fantasma!

Trama:
Mentre il padre Teopropide, un ricco mercante di Atene, è assente da lungo tempo per affari, il giovane Filolachete si dà alla pazza gioia assieme all'amico Callidamate, assistito dall'ingegnoso e sfrontato servus Tranione, che ha anche dovuto procurarsi un prestito rilevante per riscattare la bella Filemazia, una cortigiana amata dal padroncino. Torna inaspettatamente il padre, mentre è in corso un gran banchetto. Tranione spranga la porta, e per impedire a Teopropide di entrare inventa che la casa è abitata da un fantasma. Giunge nel frattempo un usuraio per riscuotere un credito, e Tranione è costretto ancora a mentire, affermando che il denaro è servito a comprare un'altra abitazione. Teopropide chiede di vederla, e il servo escogita nuovi geniali trucchi per mostrargliela, ingannando anche il vero proprietario. Infine la verità viene a galla, e solo l'intervento di Callidamate che promette di soddisfare personalmente a ogni debito, salva Tranione dall'irosa furia di Teopropide.
Note di regia:
Quasi tutte le opere di Plauto sono attinte alla Commedia attica nuova, nata in terra di Grecia, con tutti i tipi e i caratteri già noti a quella tradizione e che la commedia classica latina riprende, innovandola sul piano dell’ironia, della grossolanità e della forza dei dialoghi. Non sfugge a tutto ciò Mostellaria, una sorta di comicissimo e improbabile intreccio horror ante litteram. Qui la presenza del fantasma di un ospite assassinato è solo l’ultima invenzione di un servo furbo, per tenere lontano dalle ire del vecchio padre il proprio padroncino gozzovigliatore.
Abbiamo cercato, nel rispetto del canone scenico della commedia classica, che prevede due case contrapposte con la presenza dell’altare dedicato agli dei, - in questo caso necessario alla risoluzione della commedia – di creare un clima da finta opera rock-horror.
In questa atmosfera, le furberie inesauste dello scatenato servo, ci sembrano prendere un gusto e un divertimento ancor più immaginifico ed iperbolico, molto vicino al vaudeville o alla commedia brillante contemporanea. All’interno di una vistosa contaminazione tra costumi classici e moderni abbiamo scelto di utilizzare le maschere, come già previste dal teatro plautino, per dare più forza ad alcuni caratteri e per segnare la contiguità e continuità che la Commedia dell’Arte e la successiva riforma mantengono con questo teatro delle origini.
La strepitosa struttura drammaturgica e la raffinata forza dei dialoghi di un Plauto maturo fanno il resto, creando un formidabile motore ritmico alla giocosa ed elementare comicità di questo grande teatro.
(Claudio Marconi, regista)


III EDIZIONE RASSEGNA DEL DRAMMA ANTICO, prossimi appuntamenti:

_ da mercoledì 19 a sabato 22 gennaio 2011
LE BACCANTI di Euripide
Regia di Filippo Usellini ed Enrica Barel / Compagnia Teatro Anime Antiche

_ da mercoledì 6 a sabato 9 aprile 2011
LE NUVOLE di Aristofane
Regia di Luigi Guaineri