con Elisabetta Fraccacreta, Claudia Gallo,
Valeria Impedovo, Simona Lombardelli
voce recitante: Irina Galli
produzione TeatroCinque
La scrittura carnale di Jan Fabre, le suggestioni oniriche dei suoi personaggi estremi, in costante lotta tra pulsioni, elevazioni e ossessioni nella lotta contro la banalità del vivere quotidiano, urlano le loro voci.
A volte intime, altre scabrose e crude, crudeli con se stessi e gli altri nella ricerca disperata dell'essere visti nell'amore, in una serie di declinazioni che combinano seduzione e potere, desiderio e autodistruzioni.
In scena una gabbia di tubi innocenti, che rinchiude e racchiude, come negli anfratti oscuri della mente, brandelli di personaggi e di visioni fluttuanti.
Azioni sospese e danzatrici "volanti" danno corpo alle evocazioni del testo, in atmosfere acide e struggenti tra techno e pop art.